Negli anni ho raccolto molte impressioni sulle colture dei miei esperimenti, sia da parte di potenziali consumatori, sia da esperti del settore, e la più comune in assoluto è: “Sembrano di plastica!”. Devo ammettere che è proprio vero perchè la zeolite sembra giovare alle piante e ai frutti così tanto da renderle quasi innaturali o meglio straordinariamente naturali. In particolare, ho testato per anni la zeolite come unico substrato in idroponica realizzando diversi impianti e ho ottenuto risultati incredibili. Tali risultati sono garantiti dal fatto che le radici per ottenere il nutrimento possono contare su una superficie di scambio totalmente attiva e ricca di ossigeno all’interno delle sue infinite cavità.
Le colture fotografate sono state coltivate nei modo più disparati: dall’idroponica con vasi a flusso e riflusso o vasche di propagazione, alla normalissima terra ammendata con zeolite dal 10 al 20%.
Per la coltivazione di piante ortive in terra utilizzo sempre la mia tecnica del carotaggio per non sprecare zeolite e per assicurarmi che sotto le radici il terreno sia ben arieggiato oltre che ammendato con zeolite chabasite 6-15 mm. Dopo la piantumazione è buona regola cospargere intorno al fusto della giovane pianta una manciata di zeolite 3-6 mm questo aiuta ad evitare il marciume del colletto e ad ottenere un effetto pacciamante ma al tempo stesso totalmente drenante e che non blocca l’evotraspirazione del terreno. Inoltre, la zeolite posta intorno al colletto, a fine coltura resterà nel terreno rendendolo pronto al prossimo trapianto senza doverne aggiungere ancora.
La zeolite micronizzata è un alleato perfetto per contrastare gli attacchi parassitari, ma non solo. Grazie alle applicazioni sui frutti di zeolite e caolino (minerale dal colore extra bianco) otteniamo una doppia azione: da una parte allontaniamo gli insetti (non li uccidiamo) e dall’altra respingiamo i raggi cocenti del sole che spesso ci costringono a raccogliere i nostri frutti quando sono ancora acerbi. La maturazione dei frutti sulla pianta ci fa tornare ai sapori di un tempo e ci permette di assumere molti più principi attivi assumendo cibo nutriente davvero.
La zeolite con il suo effetto tampone consente di stabilire un equilibrio nella crescita delle diverse piante garantendo un raccolto con frutti di calibro uniforme e dall’aspetto turgido, coloratissimo e molto invitante.
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Interessantissimo complimenti
Bravissimo
Grazie Preside, ben ritrovata!
Bene!
Coltivo piante grasse,Echeverie in particolare, lei pensa che la zeolite possa andare bene. Ho letto di una signora che le coltiva in zeolite pura…
Salve Barbara, per le succulente non cactacee le consiglio di ammendare il terreno dal 20 al 30% con zeolite granulare 3/6 mm o 6/15 mm a seconda della grandezza della pianta. Per le cactacee invece si può usare anche solo zeolite in purezza ma dipende sempre dalla varietà.
Ho fatto un trattamento fogliare con zeolite su fragole pacciamate con il telo, ora hanno solo i fiori ma quando avranno i frutti posso continuare con il trattamento o sporca/modifica la fragola una volta raggiunta la maturazione?
Ciao allora in fase vegetativa fai sapone molle + zeolite micro + bacillus thuringiensis. Dal fiore in poi solo sapone molle ogni 15 giorni e al bisogno fai bacillus thuringiensis. Si certo sporca ed essendo la fragola molto rugosa non riesci a togliere bene il minerale per quanto non ha alcun sapore né odore ma non è apprezzato dai consumatori… non tutti sono ancora pronti a questo tipo di agricoltura, ma non demordere le armi sono minori e meno efficaci ma ci sono. La prevenzione è tutto! Fai trattamenti preventivi ora che le piantine sono piccole.
Scusi ma se i frutti rimangono sporchi di zeolite e li mangiamo fanno male?
Assolutamente no perchè va via con acqua corrente senza lasciare residui.
P.s. il bacillus sulle fragole a protezione di che? Grazie in anticipo
Per le fragole, il Bacillus thuringiensis può essere utile per controllare alcuni insetti dannosi, in particolare le larve di diverse specie di lepidotteri che possono attaccare le fragole. Questi includono bruchi di farfalle, nonché bruchi di falene. Tuttavia, è importante notare che l’efficacia del prodotto può variare a seconda della specie di insetto e delle condizioni ambientali, quindi è sempre consigliabile consultare un agronomo esperto o seguire le raccomandazioni specifiche per il controllo dei parassiti nelle colture di fragole.