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Habanero coltivato solo in zeolite

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Devo ammetterlo, è passato un pò di tempo dall’ultimo post perchè sono successe un sacco di cose, purtroppo non tutte belle. Cosa mi ha spinto a riprendere? La curiosità di una bambina! Qualche sabato fa mi trovavo in ZeoFarm, il sole era davvero cocente, così mentre mi stavo reidratando, la piccola Rosavittoria, con voce fine, mi chiede “Vittorio ma cosa è sto coso?“, indicandomi in mio Zeo Airmax. Così, accaldato e anche un pò scocciato, le ho risposto malissimo dicendo che le avrei spiegato con calma perchè era troppo complicato. Che risposta brutalizzante! Sempre il solito. Eccomi qui a riparare il danno e a spiegare a Rosavittoria e a tutti voi lo strano “coso”.

Propagatore idroponico con zeolite
Propagatore idroponico con zeolite

Si tratta di un propagatore per giovani piante che usa come substrato solo zeolite. Ma dietro questo oggetto c’è molto di più… c’è una vera storia d’amore. Ho messo appunto questo metodo negli anni per produrre il peperoncino Habanero Red Savina più importante della mia vita ovvero quello che produco appositamente per la mia compagna Clara per realizzare il suo olio aromatizzato e la sua tanto amata confettura di Habanero.

Tutto nasce da un seme inviatomi da un mio corrispondente dello Sri Lanka, che ho preziosamente riprodotto negli anni. Come molti di voi sanno, far germinare un seme di peperoncino non è affatto una cosa semplice, per via della sua cuticola molto dura che rischia di far marcire il germe contenuto al suo interno.

Faccio una piccola premessa. La zeolite è un ottimo substrato per la germinazione. Ho testato tutte le granulometrie esistenti e alla fine ho trovato nella Zeolite Chabasite 0,7-2 mm il substrato ideale per far germinare anche i semi più impossibili.

Oggi seguo molte aziende che usano questo prodotto per far crescere i loro preziosi micro ortaggi ovvero le Microgreens che, per chi non lo sapesse, sono poco più di un germoglio e sono un super alimento molto richiesto.

E’ semplice, basta mettere la zeolite giusta, bagnarla, adagiare i semi direttamente sulla zeolite o su di un foglio di cellulosa posato su di essa, dare la giusta umidità e temperatura e il gioco è fatto.

In questo post ho deciso di spingermi oltre e di svelarvi tutti i segreti di questo lungo procedimento dal risultato garantito 100 su 100!

La germinazione

Per un grande risultato occorre sempre un equo sforzo e qui si tratta di avere pazienza e di essere molto precisi. Nessun dettaglio è lasciato al caso e questo procedimento è frutto di infinite prove fatte verso la ricerca della zeocoltura perfetta.

Semina dell'habanero in zeolite

Uso dei normalissimi contenitori per la cottura a microonde e dispongo sul fondo uno strato di zeolite 6-15 mm attivata con stimolatore radicale biologico. Stendo due o tre veli di scottex e poi pazientemente dispondo con una pinzetta i semi uno ad uno sulla cellulosa.
PARTICOLARE IMPORTANTE: lasciate sempre un centimetro di spazio tra il bordo del contenitore e lo scottex, come si vede in figura, perchè questo permette all’aria di circolare meglio. Senza questo dettaglio tutto potrebbe andare perduto in poche ore.

Zeolite, scottex e semi di habanero

Il segreto è disporre 4-5 cm di zeolite e lascare in ammollo solo i primi 2 centimetri e poi sulla superfice della zeolite adagiare lo scottex con i semi sopra. Anche questo accorgimento è fondamentale perchè è proprio questo il segreto che permette una adeguata areazione che evita il marciume. Non dovrete mai più aggiungere acqua perchè i 2 centimetri che lascerete sul fondo saranno sufficienti per tutta la fase di germinazione.

Dopo aver disposto i semi basta chiudere completamente il coperchio avendo cura di lasciare chiuse anche le eventuali prese d’aria. Il contenitore va riposto in un luogo caldo e molto umido. Siccome mi piace vincere facile, mi sono costruito un germinatore con filo riscaldante (quello usato per i rettili) e un termostato. La temperatura ideale è intorno ai 26-28 °C e i semi ovviamente devono restare al buio. La zeolite all’interno dei contenitori porterà l’umidità a circa 95% ma senza mai far mancare il giusto apporto di ossigeno. Si creerà un “fumo d’acqua” ma in nessun modo i semi saranno immersi o inzuppati. Dopo 4-5 giorni vedrete spuntare le prime radichette (ovviamente il periodo può variare a seconda delle condizioni di temperatura che riuscirete ad ottenere). Se dopo qualche giorno i semi vi sembrano identici non abbiate timore andate avanti prima o poi cederanno alla potenza della zeolite!

Dopo che le radichette cominciano a colorarsi di verde è il momento della luce. Occorrono circa 18 ore di luce al giorno e non certo quella cocente del sole. Vi consiglio delle luci a led o a neon perchè non riscaldano ulteriormente e sono sufficienti ad attivare la fotosintesi.Vi sconsiglio di metterli alla luce, solare seppur in penombra, poiché gli sbalzi di temperatura rallenterebbero la crescita. Dovete continuare a garantire una temperatura costante di 26-28 °C.

La propagazione

Ora è arrivato il momento di fare il primo trasloco e le giovani piante passano dal germinatore al famoso “coso” propagatore.

Piantina di habanero a radice nuda
Piantina di habanero a radice nuda

Quando estraggo le giovani piante (formate dai cotiledoni e le prime foglie vere) dai contenitori di germinazione in zeolite, è sempre una grande emozione poter vedere la pianta a radice nuda così incredibilmente perfetta.

Usando un piantatore a punta cerco di fare spazio tra la zeolite e adagio la giovane piante con delicatezza cercando di non provocare ferite né all’esile fusto né alle delicate radichette. L’irrigazione avviene sempre in subirrigazione, ovvero da sotto, lasciando 3 centimetri di soluzione nutritiva su circa 10 di zeolite. In questo caso possiamo andare al sole diretto assicurandoci di non far mancare mai l’acqua alla zeolite e di non irrigare mai con un innaffiatoio da sopra (l’effetto lente causato dalle gocce d’acqua rischierebbe di bruciare le foglie). Se vi è possibile proteggete le piante dentro una mini serra così da tenere sotto controllo la temperatura ed evitare piogge battenti in caso di coltivazione all’aperto.

La coltivazione

E via con il secondo trasloco. Dopo la propagazione la pianta, sempre a radice nuda e con i grani di zeolite attaccati, viene trasferita in vasi idroponici con circa 10 Litri di zeolite 6-15 mm. Nelle foto vedete il sistema IWS della Nuriculture uno dei sistemi che reputo migliore per l’utilizzo della zeolite come substrato in purezza per l’idroponica. Questi vasi vengono allagati e poi svuotati a tempo da una soluzione nutritiva di propoli acquosa della Idroluppolo nella dose di 100ml per 1 litro d’acqua. Ebbene sì, uso un corroborante e non un fertilizzante per far crescere le mie piante! Ovviamente ho la gran fortuna di conoscere direttamente chi lo commercializza e di essere seguito da Luca Conti il mio amico giovane agronomo che ha una grande preparazione su questo tipo di prodotto.

La trasformazione

Dopo la raccolta arriva il momento più bello quello di creare i vari elisir per Clara. Quindi svelerò anche il segreto della bellezza di Clara in questo post 🙂 … ovvero: peperoncino essiccato e macinato, olio EVO del Cilento aromatizzato all’habanero tramite infusione di 30 giorni e il mio pezzo forte… la confettura di peperone rosso rigorosamente coltivato in terra e zeolite e maturato sulla pianta + peperoncino Habanero nato e cresciuto in zeolite.

Spero che la curiosità di Rosavittoria sia stata placata e con essa anche il mio senso di colpa per non aver risposto pazientemente ad una bambina curiosa.

Scusa Rosavì.

Prodotti usati in questo post

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  • Complimenti per l’articolo, tutto curato nei minimi dettagli, grazie ai tuoi consigli sono riuscito a far germinare in maniera perfetta il mio Habanero!! Sei il numero 1 Vittorio!!!

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